Vecchi e nuovi progetti avanzano

Da Organizzazione di Volontariato, l’Associazione continua a raccogliere fondi per dotare la struttura di nuovi servizi e assicurare attenzione, cura, rispetto alle persone disabili.

Fissando un obiettivo al 2030, l’Associazione “Una Speranza”, trasformatasi in una Organizzazione di Volontariato (OdV), continua e continuerà a portare avanti i suoi progetti. Prima di tutto il completamento del Centro con nuovi servizi, dagli ambulatori medici, alla palestra fisioterapica, dalla realizzazione di 20 posti residenziali sanitari, alle camere per le persone disabili e alle famiglie.

La realizzazione del centro è soltanto una delle attività realizzare. Con il “Fondo Associazione Una Speranza Onlus” lo scopo è garantire nel tempo promozione, sensibilizzazione, attenzione e sviluppo di un welfare generativo e non assistenziale per la gestione delle disabilità.

 

 

 

 

 

Il verde e l’azzurro: un Centro e una Cooperativa

Nel segno dell’azzurro e del verde, mattone dopo mattone, nasce il Centro Una Speranza. Viene fondata la Cooperativa Natura Solidale e al primo piano trasferito il Centro diurno “M. Garone”.

Nel mentre i lavori iniziati nel 2012 vanno avanti, l’Associazione “Una Speranza onlus” contribuisce nel 2015 alla nascita della Cooperativa “Natura Solidale”, per favorire l’inserimento e l’integrazione sociale e lavorativa di persone svantaggiate. Intanto, la struttura del Centro prende forma. Con le sue facciate azzurre e verdi e con il logo dell’Associazione e della Fondazione di Comunità Salernitana, i quattro piani svettano a Sala Consilina. A dicembre del 2016, viene inaugurato il pianterreno e in esso viene trasferito il Centro diurno “M. Garone”, con 4 aule laboratoriali, uno spazio comune di socializzazione, una sala mensa e una cucina.

Iniziano i lavori del Centro “Una Speranza”

Un nuovo incontro sorprendente, quello con la Fondazione della Comunità Salernitana, rende concreti progetti pensati anni prima. Un Fondo, un Centro, un Lavoro.

Nel 2010 l’Associazione “Una Speranza onlus” incontra la Fondazione della Comunità Salernitana, allora presieduta da Giovanni Vietri. I progetti pensati anni prima possono essere realizzati. Qualche mese dopo, l’Associazione apre un Fondo con l’obiettivo di sostenere iniziative di utilità sociale in favore di diversamente abili, tra cui la creazione di un centro sociale, sanitario e residenziale.  Il 1° giugno del 2012, su quei terreni acquistati sette anni prima a Sala Consilina, in una promettente giornata di sole, Don Vincenzo Federico e Gianfranco Santopaolo scoprono il grande pannello di inizio lavori del “Centro Una Speranza” per persone disabili.

 

Un Centro diurno per persone disabili

Dopo anni di attivismo sociale, l’Associazione “Una Speranza onlus” avvia la gestione del Centro sociale polifunzionale “Michelina Garone” a Sala Consilina (SA).

Il Presidente dell’Associazione Una Speranza è Don Vincenzo Federico. Insieme con Santopaolo e le altre famiglie, iniziano un percorso di attivismo e sensibilizzazione sui diritti delle persone disabili. Poi, nel 2001 il primo grande passo. Il Centro sociale polifunzionale “Michelina Garone” nasce come servizio del Comune di Sala Consilina.

Qualche anno dopo, nel 2004, il Centro viene integrato nell’ambito dei servizi socio-assistenziali dell’allora Piano Sociale di Zona S10.

Il Centro gestito dall’Associazione diventa così un servizio di riferimento per tutti i Comuni del Vallo di Diano. Ma il futuro è negli occhi di Una Speranza. Un anno dopo, nel 2005, l’Associazione getta le basi per quel che accadrà. Acquista dei terreni in località Cappuccini Sottano a Sala Consilina, sui quali viene autorizzata l’edificazione di un nuovo centro

Nasce Una Speranza

Testardo, calabrese trapiantato a Sala Consilina, padre di un giovane disabile. Gianfranco Santopaolo ha un obiettivo.  Grazie alla sua tenacia e all’incontro con Don Vincenzo Federico nasce “Una Speranza”.

È Il figlio Vincenzo, un ragazzo disabile, a dargli la forza di immaginare e realizzare nuove forme di vivibilità per la disabilità. Gianfranco Santopaolo, nei primi anni ’90, si adopera nel Vallo di Diano per condividere esperienze, problematiche e dare ad esse risposte concrete e inclusive.

Incontra Don Vincenzo Federico, parroco della Chiesa di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori a Padula, e da quel momento il cammino di una persona si trasforma nel cammino di tanti. Insieme ad altre famiglie, ad altre persone disabili, nasce una rete sociale comune, che nel 1997 sfocia nella nascita dell’Associazione “Una Speranza”